CENTRO SERVIZI INFORMATIVI PER LE DISABILITA'
Muoversi da per tutto

Il 2003 è stato contraddistinto dall'anno europeo della persona disabile, la cui problematica rischia a tutt'oggi di rimanere confinata nel circoscritto ambito familiare, vissuto dai diretti interessati. La lodevole iniziativa europea, ha dedicato un intero anno per sensibilizzare le istituzioni e l'opinione pubblica sulla difficile condizione dei portatori di handicap.Parlare di disabilità è sempre un rischio in quanto facilmente si può cadere nella retorica o nella demagogia, però, è evidente che se si è avvertita la necessità, a livello europeo, di dedicare un anno a questa tematica il motivo è presto detto:

Le nostre città, pur con significative differenze territoriali, non sono affatto a misura di disabile e tanto più non lo sono quelle, come Napoli per esempio, che già registrano sconfortanti indici di vivibilità generale.Le barriere architettoniche sono dovunque: negli edifici pubblici e privati, presso esercizi commerciali, circoli ricreativi e luoghi di culto, lungo i marciapiedi e agli ingressi delle metropolitane. Invisibili per chi può facilmente eluderle, ma evidenti e invalicabili per chi, invece, è costretto a muoversi con l´ausilio di qualche tutore. Per abbatterle non occorrono leggi o interventi straordinari, perché le norme ci sono, ciò che manca ancora è un'approccio culturale alla tematica in questione.Infatti la nostra Carta Costituzionale dichiara, all'articolo 3, Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di condizioni personali e sociali. E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana.

A tale scopo non sono mancati gli interventi legislativi finalizzati a favorire la mobilità veicolare e non solo dei disabili.

  • Il codice della strada, infatti, prevede per loro specifiche deroghe nelle ipotesi di sospensione e/o limitazione della circolazione nei centri abitati e, persino, la decurtazione di due punti patente per coloro che occupano abusivamente gli spazi di sosta riservati ai portatori di handicap.
  • La giurisprudenza amministrativa, in relazione a provvedimenti di chiusura al traffico di zone ricomprese nei centri cittadini, dettati da superiori esigenze pubblicistiche di tutela della salute, dell´ordine pubblico e del patrimonio ambientale e culturale, ha ritenuto che la deroga al divieto, a favore dei portatori di handicap, fosse comunque legittima perché riflettente un interesse che, se pur privato, deve considerarsi di pari rilevanza rispetto a quello pubblico, in quanto tutelato dalla Costituzione.
  • Il Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici, insieme alla Legge-quadro per l´assistenza, l´integrazione sociale ed i diritti delle persone handicappate definisce una serie di prescrizioni in alcuni casi però disattese. Nell'ambito delle direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei Piani Urbani del Traffico si fa esplicito riferimento alla protezione delle utenze deboli, intendendo con tale espressione, non solo pedoni e ciclisti, ma anche e sopratutto le persone con limitate capacità motorie; per questi ultimi, anzi, vi è una specifica raccomandazione ad adottare ogni possibile miglioramento per la loro mobilità ai sensi della vigente legislazione in materia.
  • In linea con gli indirizzi formulati dall'Unione europea, il 9 gennaio 2004 è stata adottata la cosiddetta Legge Stanca sull'accessibilità Legge 4 del 9 gennaio 2004 disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici. Lo scopo della legge, in applicazione del principio costituzionale di eguaglianza, è quello di abbattere le barriere virtuali che limitano l'accesso dei disabili alla Società dell'informazione e li escludono dal mondo del lavoro, dalla partecipazione democratica e da una migliore qualità della vita.
  • Inoltre, significative agevolazioni fiscali riduzione dell'Iva sugli acquisti di auto nuove o usate, esenzione del bollo auto sono state introdotte a favore delle persone diversamente abili, mentre, a livello regionale, la Campania si è distinta per aver istituito bandi rivolti agli enti locali per il finanziamento di interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale con particolare riferimento alle esigenze delle utenze deboli.

Da questo rapido excursus sulle principali normative in materia di integrazione sociale e mobilità dei disabili si evince che non siamo affatto all'anno zero e che la nostra legislazione non manca di significativi riferimenti normativi.

La coesione di una società però non può essere demandata solo alla forza della legge, occorre un collante culturale e morale capace di agire sulle coscienza di ciascuno. L'Unione Europea non può significare solo il rispetto di specifici standard economici, ma deve rappresentare anche una tappa di civiltà nella storia del progresso dell'umanità.

 

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